GLI EFFETTI DEL DECRETO SUL FEDERALISMO MUNICIPALE SULLE ENTRATE DEI CAPOLUOGHI DI PROVINCIA

GLI EFFETTI DEL DECRETO SUL FEDERALISMO MUNICIPALE SULLE ENTRATE DEI CAPOLUOGHI DI PROVINCIA

I  FABBISOGNI STANDARD SARANNO DETERMINANTI PER LA RIPARTIZIONE DEL FONDO PEREQUATIVO per aprire il dossier clicca qui

Non e’ una novita’ che le regioni del centro-nord possano uscire avvantaggiate dall’autonomia impositiva, cardine del federalismo fiscale, ma colpi

 

sce la dimensione della perdita di gettito che dovrebbe interessare il sud.

Da uno studio del senatore del Pd, Marco Stradiotto,emerge, infatti, che, tanto per fare un esempio, Napoli, al momento comune capoluogo ‘campione’ dei trasferimenti (645 milioni nel 2010), arriverebbe a perdere, dal 2014 quando andranno a regime le nuove norme del federalismo comunale, ben 525 euro di gettito per abitante.

A quel punto per l’erogazione dei servizi, come, comunque, preventivato, dipenderebbe in maniera decisa dal fondo perequativo.

Un destino, pero’, simile a quello della quasi totalita’ dei capoluoghi di provincia italiani.

Secondo lo studio del Pd basato su dati della Copaff e del ministero dell’Interno la media delle entrate da compartecipazione all’Iva e dall’Irpef sugli immobili , per i comuni capoluogo, e’ di -174 euro ad abitante rispetto al meccanismo dei trasferimenti statali.

Anche se 3 comuni -Imperia, Parma e Lodi – si potrebbero ‘auto-finanziare’ iservizi.

Lo studio passa in rassegna anche gli introiti che dovrebberoarrivare dalla compartecipazione all’Iva al consumo novita’ entrata nelle battute finali del decreto.

Ecco, in pillole, cosaemerge dalla proiezione del Pd.

Con le proprie entrate dalla compartecipazione al 3,1% all’Iva e dall’Irpef sugli immobili, il comune di Napoli , riuscirà  a coprire solo il 21,5 % dei trasferimenti del 2010.

Taranto invece riuscirà a coprire ,con le proprie forze , solo  il 26,5 % dei trasferimenti del 2010.

E ancora Foggia, Potenza, Cosenza e Brindisi, arrivano a coprire il 26-27% dei trasferimenti.

IMPERIA, PARMA E LODI SI ‘AUTOFINANZIANO’ SERVIZI – A Imperia, il gettito derivante dall’Iva insieme a quello dall’Irpef sugli immobili e’ di 232 euro per abitante rispetto ai 194 euro di trasferimenti del 2010, pari al suo 119%.

A Parma si passa da 261 euro per abitante a 274   pari al 105% dei trasferimenti.

Da Lodi in giu’, le risorse ‘fresche’ risultano invece inferiori aitrasferimenti. C’e’ Rimini (che arriva a coprire il 98%) dei trasferimenti 2011; Lecco (98%); Cuneo (96%) e cosi’ via.

Il primo comune del Sud, se si guarda alla percentuale di copertura dei trasferimenti del 2010 e’ Campobasso, al 47esimo posto.

COMUNI INCASSERANNO DA IVA 51 EURO PER ABITANTE – L’impatto della compartecipazione all’Iva al consumo portera’ nelle tasche dei Comuni in media 51 euro per abitante, pari al 13% dei trasferimenti 2010. Anche qui al nord va ‘meglio’: in Emilia-Romagna l’incasso e’ pari a 59 euro per abitante, in Campania 31.

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