L’articolo che ho scritto con Giulio Santagata pubblicato sull’inserto economico di Repubblica Affari & Finanza di lunedì 18 novembre 2013.
Si tratta di una riflessione che cerca di far comprendere che il meccanismo di patto di stabilità che é stato scelto, dai vari Governi italiani degli ultimi 10 anni, con l’obiettivo di migliorare i saldi degli Enti locali di fatto impedisce una vera e duratura riduzione e riqualificazione della spesa.
Se su vuole far ripartire l’economia e se si vuole realmente qualificare la spesa pubblica è necessario un patto di stabilità completamente diverso.
gian
Dic 28, 2013 -
Si faccia pure tutti gli studi che si vuole, per far apparire ai lettori che si vuol ridurre i costi della politica senza esito alcuno peraltro, ma quanto poi leggi tra le righe del documento sulla “Legge di stabilità 2014” un comma (18) -che riporto sotto in calce nel solito linguaggio burocratese come sempre succede in questi casi – dove si autorizza l’assunzione a tempo indeterminato di 120 “specialisti “- si suol dire esperti – come sempre d’altronde è accaduto in questi ultimi anni, e altamente qualificati, ne abbiamo visto pure al governo del paese, e senza nessun dubbio altamente retribuiti, allora ti chiedi a che gioco giochiamo ? Ci stiamo prendendo per il naso ! Ci raccontiamo le frottole ?
A che servono questi 120 posti ? Per i soliti raccomandati di ….. lusso , gli amici degli amici ? E nel frattempo i nostri figli sono a casa disoccupati perchè le industrie chiudono ?
“18. Ai fini del rafforzamento delle strutture della Presidenza del Consiglio dei ministri, dei Ministeri e dell’Agenzia per la coesione territoriale, di cui all’articolo 10 del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, preposte, per quanto di competenza, a funzioni di coordinamento, gestione, monitoraggio e controllo degli interventi cofinanziati dai Fondi strutturali europei anche per il periodo 2014-2020, è autorizzata, fermo restando l’obbligo di esperire le procedure di mobilità previste dalla normativa vigente, l’assunzione a tempo indeterminato di un contingente di personale nel numero massimo di 120 unità altamente qualificate, eventualmente anche oltre i contingenti organici previsti dalla normativa vigente, per l’esercizio di funzioni di carattere specialistico, appartenente all’area terza.”
Auguroni e buone feste.
Gian