Mi candido alle primarie, ma prima voglio rendere conto.

Marco Stradiotto Cartolina primarieNel corso della mia vita è sempre stata una mia personale consuetudine e inclinazione rendere conto ai cittadini del lavoro svolto al termine di ogni attività politico-sociale da me svolta. Presentare una sorta di bilancio che raccontasse, in qualche modo, il mio impegno.

Ritengo sia un atto doveroso da parte di chi, con coscienza e responsabilità, sceglie di impegnarsi in ruoli pubblici, al fine di dare una risposta etico-politica alla complessa organizzazione socioeconomica.

Cinque anni fa ho ricevuto la significativa delega da parte degli elettori del Partito Democratico del Veneto di rappresentarli al Senato della Repubblica.

Un impegno che ho raccolto con rigore e serietà. In qualche modo, forse, lo confermano anche i numeri: sino ad oggi ho partecipato al 95,5% delle votazioni in Aula e sono stato assente dai lavori parlamentari, in questi cinque anni, una sola settimana, nel 2010, a causa di una bronchite.

Sul piano dell’attività legislativa ho presentato 16 proposte di legge, 43 Interrogazioni e 330 Emendamenti, concentrandomi e specializzandomi, in particolare, sui temi del lavoro, dell’impresa, del Federalismo, dell’IMU, dell’agricoltura, del Patto di Stabilità e sull’impianto normativo relativo agli Enti Locali.

In qualità di componente del consiglio di Presidenza del Senato, ho inoltre, sentito il dovere di essere uno dei maggiori sostenitori della riduzione dei costi della politica. Una riduzione reale, che non fosse solo formale apparenza, ma un autentico esercizio operativo di sostanza, al fine di conseguire il doveroso principio di trasparenza e equità.

Proprio su questo tema, abbiamo ottenuto importanti risultati: la riduzione dei costi del Senato rispetto agli anni precedenti, l’abbassamento dello stipendio dei parlamentari e l’abolizione del meccanismo dei vitalizi a partire da gennaio dello scorso anno. Sono sforzi, risultati, piccole grandi conquiste che sento anche mie. Ho, comunque, la consapevolezza che quello che abbiamo fatto sulla riduzione dei costi della politica sia solo l’inizio e che sia necessario fare molto di più. Per questa ragione su questo tema mi troverete sempre attivo e coerente.

In merito all’attività politica, con rispettoso impegno, sono stato interprete e protagonista, del soggetto “Partito Democratico” che ho contribuito a riportare al centro dell’arena politica su significative ed importanti tematiche: il Lavoro, le Autonomie locali, il Federalismo, l’Impresa , l’Agricoltura e il Fisco.

Argomenti e problematiche che so bene interessano la maggioranza degli elettori del Veneto.

Il Veneto: la mia regione. In questi cinque anni l’ho percorsa in lungo e in largo, consapevole, essendo eletto al Senato, di essere rappresentante diplomatico di tutto il territorio regionale.

Da questo punto di vista, rischiando di peccare di egocentrismo, mi riconosco il pregio di essere stato in questi anni una sorta di “prototipo democratico”.

Chi mi ha invitato a partecipare ad incontri, riunioni ed eventi, oppure  semplicemente sentiva la necessità  di confrontarsi con me, ha sempre potuto appurare il mio atteggiamento di disponibilità e apertura, in vista di un orientamento etico in politica.

In questi anni di condivisione, discussione e cooperazione, non ho mai selezionato gli interlocutori sulla base dell’appartenenza correntizia all’interno del partito o effettuato altre classificazioni di merito.  Ho risposto alle diverse sollecitazioni e richieste cercando di rendermi efficiente, affermando così il valoroso principio di “senso” nella sfera politica, che deriva dalla mia forte volontà di crederci. Finita la legislatura lascerò a Voi l’articolata ed obiettiva valutazione sulla mia reale, positiva o negativa, attività socio-politica.

Una legislatura complessa, quella che si sta chiudendo, dove credo una delle cose più fastidiose che ho vissuto sia stata quella di essermi sentito, giustamente, considerato un “nominato” e non un eletto.

In questa tornata elettorale, invece,  Bersani e il Partito democratico hanno scelto di selezionare i propri Parlamentari attraverso lo strumento delle primarie: ritengo questa  sia la decisione più corretta possibile, in considerazione dell’attuale inidonea legge elettorale che una ricompattata (a bisogno) maggioranza PdL-Lega non ci ha permesso di modificare.

E’ un punto cruciale, voglio esplicitarlo al meglio. Spesso mi chiedono “perchè non l’avete cambiata prima?” La risposta è semplice: prima dell’avvento del Governo Monti non abbiamo mai avuto i numeri per farlo e da un anno a questa parte Pdl e Lega ci avrebbero solo consentito di peggiorarla trasformando il “porcellum” in “pareggium”!

Le primarie organizzate dal PD avranno il merito di avvicinare gli eletti ai cittadini, proprio quello che non voleva la ex maggioranza, ridando dignità e valore al ruolo del parlamentare, nell’adempimento dei propri doveri. Nel rapporto con il Paese reale. 

Ho deciso di candidarmi perché credo nelle prestigiose regole del gioco di una sana cultura, nei valori della democrazia.

Mi sarebbe piaciuto, e gradirei, che il giudizio di promozione o bocciatura arrivasse da tutto il Veneto con una scheda riservata alla scelta dei candidati per il Senato su base regionale, il territorio che ho servito con dignità e responsabilità etica in questi anni. Non essendo prevista dal regolamento, però, mi candido nella lista della provincia di Venezia. Ma confido nella capacità di fare “passaparola” che molti amici o persone che credono in me vorranno aiutarmi realizzare.

Infine, è doveroso da parte mia ringraziare con stima e riconoscenza le tantissime brave e rigorose persone, appartenenti al Partito Democratico Nazionale e del Veneto, che hanno cooperato modestamente ed onestamente alle varie ed apprezzate attività pubbliche. Occasioni queste, che mi hanno permesso di  arricchirmi e motivarmi con energia e significato per affermare ogni giorno il senso di fare politica nel nostro Paese, perseguendo attivamente l’onestà, la sobrietà, l’umiltà e lo spirito di servizio che credo mi contraddistinguano.

Grazie di cuore a tutti, anche di aver letto questo papiello, e buone primarie.

Marco Stradiotto

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