ICI, IMU e Tasi cambiano le sigle ma le sperequazioni restano

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Foto sindaci

Cambiano le imposte municipali e le sigle ma la sostanza non cambia: le sperequazioni tra i diversi comuni restano! Questo avviene a causa di meccanismi e norme di salvaguardia che condizionano la distribuzione delle risorse ai vecchi e superati trasferimenti storici. E’ necessario applicare al più presto i fabbisogni standard e la capacità fiscale standard al fine di distribuire in modo equo le risorse. Un caso che mostra l’anomalia è, ad esempio, il fatto che il comune di Roma contribuisce al fondo di solidarietà comunale con 428 milioni di € e, allo stesso tempo, non beneficia di alcun trasferimento dallo stesso fondo. Il paradosso è che come ciò non bastasse al Comune di Roma vengono trattenuti altri 33,4 milioni di €.  Se fossero applicati i fabbisogni  e la capacità fiscali standard molto probabilmente Roma non avrebbe bisogno di nessun intervento speciale e di nessun decreto “salvaroma”. Sembra un paradosso ma è una realtà: Il Federalismo farebbe bene anche a Roma!  Apri il dossier

 

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