PROPOSTA DI LEGGE: Disciplina dell’uso delle autovetture in dotazione alle amministrazioni  dello Stato

PROPOSTA DI LEGGE: Disciplina dell’uso delle autovetture in dotazione alle amministrazioni dello Stato

PROPOSTA DI LEGGE DEI SENATORI :Stradiotto, Bassoli, Casson, Ceccanti,Della  Seta, Ferrante, Fistarol, Mariapia Garavaglia, Magistrelli,Pertoldi,Rusconi,Treu,Mazzucconi e Paolo Rossi

Il presente disegno di legge si sviluppa a partire dalle esigenze di contenimento dei costi degli apparati amministrativi e dei «costi della politica», al fine di contribuire, anche da parte delle amministrazioni pubbliche, al recupero di risorse nell’attuale situazione di crisi economica. Esso ha trovato un ulteriore spunto dalla pubblicazione, a fine settembre 2010, dei dati relativi al monitoraggio realizzato da Formez PA sul «parco auto» della pubblica amministrazione, effettuato su incarico del Ministero per la pubblica amministrazione e l’innovazione. Tale monitoraggio ha rilevato, per gli anni 2008, 2009 e 2010, il numero di auto di rappresentanza, assegnate in uso esclusivo e non esclusivo, il numero e la qualifica degli assegnatari delle auto, il numero di auto utilizzate per servizio o per specifiche esigenze degli uffici, il numero di autisti e il personale addetto al parco auto, il costo comprensivo di carburante e il chilometraggio percorso per singola autovettura.

La rilevazione ha riguardato tutte le autovetture della pubblica amministrazione centrale e locale, con esclusione di quelle con targhe speciali o destinate a funzioni di sicurezza o vigilanza. I dati rilevati da Formez sono dunque sufficientemente esaurienti: Sulla base delle proiezioni effettuate dal campione rilevato rispetto all’universo delle amministrazioni, è stato stimato che il parco auto delle pubbliche amministrazioni è composto da circa 5.000 «auto blu/blu» (ovvero le auto di rappresentanza politico-istituzionale), 10.000 «auto blu» (ovvero le auto al servizio della dirigenza delle amministrazioni) e circa 71.000 «auto grigie» (ovvero le vetture a disposizione degli uffici locali per attività strettamente operative, quali i controlli ambientali e manutentivi del territorio, le visite ispettive, i servizi delle amministrazioni).


Nella pubblica amministrazione centrale, in particolare, sono presenti circa 3.000 auto blu/blu, 5.500 auto blu e 1.500 auto grigie. La pubblica amministrazione locale dichiara invece una dotazione pari a 2.000 auto blu/blu, 4.500 auto blu e 69.500 auto grigie. Inoltre dal monitoraggio emerge che nell’amministrazione centrale, nel 2009, i costi medi annui per consumi sono stati i seguenti: 10.692 euro per le auto blu/blu e 5.787 euro per le auto blu e/o grigie. In media le auto blu/blu hanno percorso 13.804 chilometri, mentre le auto blu ne hanno percorsi 7.408. Per quanto riguarda la pubblica amministrazione locale, i costi medi annui al 2009 ammontano rispettivamente a 11.414 euro per le auto blu/blu, 5.517 euro per le auto blu e 2.908 euro per le auto grigie. Sono pari a 21.751 i chilometri percorsi dalle auto blu/blu, a 13.645 quelli percorsi dalle auto blu e 8.432 da quelle grigie. Il personale alla guida è stimato pari a 2,1 addetti per le auto blu/blu e a 1,2 addetti per le auto blu. A tale numero si deve aggiungere il personale a diverso titolo direttamente o indirettamente impegnato al servizio del parco auto, e che mediamente risulta pari a 0,20 addetti per ogni autovettura. In base alle stime effettuate sul costo complessivo del personale impegnato, la spesa media annuale, inclusiva dei costi di ammortamento è mediamente di 130.000 euro per ogni auto blu/blu, di 85.000 euro per ogni auto blu e di 16.000 euro per ogni auto grigia. Il costo del personale incide per oltre il 70 per cento del costo totale di gestione.
Dal monitoraggio emerge che la spesa media annuale onnicomprensiva (consumi, ammortamento, stazionamento e personale) è di circa 142.000 euro per ogni auto «blu blu», di 92.000 euro per ogni auto «blu» e di 18.000 euro per ogni auto «grigia». Il costo del personale incide per circa il 75 per cento del costo totale di gestione. Il costo totale, comprensivo del personale, è stimato in circa 2.5 miliardi di euro per le 86.000 autovetture monitorate, a cui sono da aggiungere circa 1,2 miliardi di euro per la gestione del parco autovetture escluse dalla rilevazione (circa 75.000 autovetture utilizzate per servizi di sicurezza e vigilanza).
A partire dalla pubblicazione di questi dati, è stato annunciato da parte del Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione la presentazione di proposte di intervento legislativo che, nell’ottica di riduzione della spesa pubblica, comporti idonee misure di razionalizzazione nell’utilizzo delle autovetture. Ad oggi, tuttavia, tali proposte non sono state ancora rese disponibili. Conseguentemente, il presente disegno di legge intende superare tale carenza e – con la riduzione all’essenziale dell’uso di autovetture di servizio – contribuire in maniera determinante alla riduzione di quei «costi della politica» che rappresentano un elemento che rafforza la distanza tra i cittadini e le istituzioni, soprattutto in questo momento di crisi economica in cui vengono richiesti, ai cittadini, grandi sacrifici.

DISEGNO DI LEGGE

Art. 1.

(Uso delle autovetture in dotazione
alle amministrazioni dello Stato)

1. Con riferimento alle amministrazioni pubbliche inserite nel conto consolidato della pubblica amministrazione, come individuate dall’Istituto nazionale di statistica (ISTAT), ai sensi dell’articolo 1, comma 3, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, a pena di configurazione di danno erariale a carico dei soggetti responsabili, l’uso delle autovetture in dotazione a ciascuna amministrazione è ammesso strettamente per esigenze di servizio ed è in ogni caso escluso per trasferimenti verso e dal luogo di lavoro. La presente disposizione non si applica alle autovetture assegnate, ai fini di tutela e sicurezza personale, a soggetti esposti a pericolo, ai sensi dell’articolo 7, comma 3, della legge 4 maggio 1998, n. 133.

2. L’uso in via esclusiva delle autovetture di servizio è ammesso esclusivamente per i titolari delle seguenti cariche:

a) Presidente della Repubblica;

b) Presidente del Consiglio dei ministri e Vice presidente del Consiglio dei ministri;
c) Ministri e Vice ministri;
d) Sottosegretari di Stato;
e) Primo presidente e Procuratore generale della Corte di cassazione e Presidente del tribunale superiore delle acque pubbliche, Presidente del Consiglio di Stato, Presidente e Procuratore generale della Corte dei conti, Avvocato generale dello Stato, Segretario generale della Presidenza del Consiglio dei ministri, Presidente del Consiglio di giustizia amministrativa della regione siciliana;
f) Presidenti di Autorità indipendenti.

3. Ai sensi dell’articolo 2, comma 122, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, tutti coloro che hanno ricoperto cariche pubbliche a qualsiasi titolo, e che sono cessati dalla carica, perdono il diritto all’uso dell’autovettura di Stato.

4. In attuazione delle disposizioni di cui ai commi da 1 a 3, ciascuna amministrazione procede alla individuazione delle autovetture in esubero, ai fini della loro dismissione entro il 31 dicembre 2010.

Art. 2.

(Utilizzo dei risparmi di spesa)

1. I risparmi conseguiti dalle amministrazioni dello Stato in attuazione delle disposizioni di cui all’articolo 1 della presente legge, nonché gli ulteriori risparmi che faranno eventualmente seguito al censimento disposto dalla Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento della funzione pubblica, con direttiva n. 6/2010 dell’11 maggio 2010, sono versati all’entrata del bilancio dello Stato per essere riassegnati ad un apposito fondo, istituito presso il Ministero dell’interno, destinato alla riqualificazione e al potenziamento del parco autovetture in dotazione ai servizi istituzionali di tutela dell’ordine e della sicurezza.

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