LA MIA DICHIARAZIONE CONTRO IL PORCELLUM NEL 2005: PREVISIONI AZZECCATE!

LA MIA DICHIARAZIONE CONTRO IL PORCELLUM NEL 2005: PREVISIONI AZZECCATE!

Questo è il testo dell’intervento che  ho fatto in aula della Camera dei Deputati, 6 anni fa, contro la legge che ha approvato il sistema elettorale  detto “Porcellum”.. Dopo questo mio intervento, che trovate di seguito, l’allora Ministro Buttiglione mi inviò un biglietto dicendo che sbagliavo e che i conti non cambiano a secondo del variare dei sistemi elettorali… oggi leggo sul Corriere Della Sera che lo stesso Buttiglione  valuta come un errore quella legge… Mi chiedo :ma perché chi ha sbagliato non se ne sta a casa?

Resoconto stenografico dell’Assemblea

Seduta n. 687 del 12/10/2005

Modifiche alle norme per l´elezione della Camera e del Senato

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l’onorevole Stradiotto. Ne ha facoltà.

MARCO STRADIOTTO. Signor Presidente, cari colleghi, normalmente si cambia il sistema elettorale per rispondere meglio a problematiche di tipo economico e sociale e non per risolvere i problemi elettorali di questa o di quella parte politica.
Su Il Sole 24 Ore del 7 ottobre ho letto un bell’articolo dal titolo «Stabilità, economia e le regole del voto». Il giornalista che lo ha redatto così si esprimeva: «I paesi con un sistema elettorale proporzionale hanno un sistema partitico più frammentato e governi di coalizione più frequenti e instabili. Ciò a sua volta si accompagna ad una politica economica più miope e meno disciplinata: più debito pubblico, più spesa pubblica. In media, un governo eletto con il sistema proporzionale spende il 4-5 per cento del PIL in più, e ha un disavanzo del 2-3 per cento del PIL più grande, rispetto a quelli eletti con il sistema maggioritario. (…) Gli strateghi della Casa delle libertà (…) sperano con questa riforma di trarne qualche piccolo vantaggio alle elezioni imminenti. E non guardano oltre il prossimo voto. Se lo facessero, scoprirebbero che espongono il paese (…) al rischio di fare un grande salto indietro».
La lettura di questo articolo mi ha fatto sorgere una domanda che ora rivolgo ai colleghi del centrodestra; nella situazione economica e sociale del nostro paese, caratterizzata dal crollo dei consumi e delle esportazioni, dal dramma di tante famiglie che con sempre più difficoltà arrivano alla fine del mese, da una crescita del debito pubblico e dal deficit del bilancio dello Stato, possiamo permetterci di tornare al passato, al proporzionale? Credo che fare questo passo indietro sia un grande errore che nel lungo periodo costerà caro agli italiani (Applausi dei deputati dei gruppi della Margherita, DL-L’Ulivo e dei Democratici di sinistra-L’Ulivo). 

 

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